Nº 124: La bevanda magica

Nº 124: La bevanda magica

N 124 e panoramix

La bevanda magica per eccellenza è quella del druido Panoramix. Non conoscendone la ricetta abbiamo dovuto andare avanti a errori e tentativi, fino a produrre quella che a noi sembra comunque avvicinarsi alla mitica pozione del vecchio gallo: il Nº 124.

I tempi sono cambiati da quando i Galli avevano bisogno di pozioni magiche per scompigliare legioni di romani. Oggigiorno, usiamo sempre legno e pietra per costruire i nostri attrezzi, ma il primo viene estratto fossilizzato come petrolio e  trasformato in plastica, la seconda da silicio diventa microchip: i nostri attrezzi sono i computer, e una pozione magica deve prendere in considerazione questa differenza fondamentale tra noi e i Galli.

Cimpanzé caffè

Siamo primati celebrali. È il nostro cervello a esigere un certo cibo. Vuole zuccheri, che consuma in grandi quantità, ma anche profumi. Vuole sostanze eccitanti, ma vuole potersi riposare quando ne sente la necessità. È molto esigente. E siccome non vuole sentirsi troppo in colpa, almeno la parte cosciente chiede che ciò che ingeriamo sia sano –non avveleni il corpo.

Il Nº 124 è stato creato con queste necessità in mente. 

Niente zuccheri

È vero che il cervello vuole zuccheri, ma inserire nel nostro organismo zuccheri raffinati come quello delle "bustine" fa male. Al cervello e al corpo. Lo sappiamo tutti –e per questo il 124 non ha zuccheri aggiunti: la sua dolcezza, lievemente agrumata, proviene tutta dai chicci di caffè.

Stimolante

Ci sono tante sostanze stimolanti per il cervello. Non tutte fanno bene. Tutte fanno male in grandi quantità o concentrazioni. La caffeina, per esempio, è nota da migliaia di anni per avere come effetto quello di aumentare la capacità di concentrazione. Ma se vi scolate un espresso doppio, di corsa, l'unico effetto sarà quello di trovarvi il cuore che va al galoppo e una sensazione di panico.

La concentrazione di caffeina nel 124 è circa un quinto che nell'espresso di caffè arabica, fino a un decimo per la robusta. Sorseggiando una bottiglia da 250ml di 124 in un'ora, mentre siete in riunione, tenete una lezione,  o semplicemente parlate con amici e amiche, permettete al vostro cervello di rimanere vigile e attento, ma rilassato.

Sportiva

La caffeina non solo aumenta la resistenza alla fatica, è anche un broncodilatatore. E al contrario di quelli cortisonici... non è considerata doping. Tra un match di tennis e l'altro, prima di una partita a calcetto o di una passeggiata in montagna, il Nº 124 vi permette di partire in forma. In più, grazie alla quantità di acqua contenuta nella bevanda, idratati.

Medicina Naturale

Il 124 non è un medicinale, ma, essendo una bevanda prodotta a partire dal caffè, ha varie proprietà apprezzate in campo medico

  1. Come detto è un broncodilatatore, quindi è indicato per raffreddori (si può bere caldo!) e allergie da fieno
  2. Aiuta a prevenire alcuni tipi di tumore. Vari studi che trovate in calce dimostrano che un consumo giornalieri di caffeina riduce l'incidenza di tumori all'apparato colon, endometrio (utero), fegato, faringe e cavo orale^.

Profumo, stress e performance

Qui il cervello non può che ringraziare. Senza voler esagerare con affermazioni mirabolanti sull'aromaterapia, ci sono studi che mostrano che la nostra capacità di attenzione, e le nostre performance intellettuali, aumentano quando siamo esposti a profumi gradevoli. 

I profumi del 124 non hanno nulla a che vedere con l'espresso del tipico bar o la polvere che mettiamo nella moka. Paragonare i chicchi di caffè del 124 a questi è come paragonare gli acini d'uva Nebbiolo dei Baroli langaroli a quelli usati per il Tavernello. Entrambi hanno i loro meriti, ma se nel Barolo sentite prugna, lampone e rosa è perché ogni piantina di Nebbiolo produce un unico grappolo raccolto a mano, mentre il Tavernello, con oltre un milione di ettolitri prodotti all'anno, deve guardare più alla consistenza della qualità che all'eccellenza.

Quindi: versate il vostro 124 in un calice, fatelo ossigenare, annusatelo, bevetelo e apprezzatene il retrogusto.

Il vostro cervello ve ne sarà riconoscente. 

Come ben spiega l'associazione per la ricerca sul cancro (AIRC), per poterci preoccupare di presunte dosi "cancerogene" del caffè dovremmo arrivare a 400 tazzine di espresso al giorno.

Does coffee protect against hepatocellular carcinoma? 
Coffee Consumption and Its Impact on Health

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